Sulle tracce dei versi e della storia

La Valle del Sele è una terra dell’appartenenza, che tanto somiglia alla mia. La percorro da Contursi fino a Caposele, sulle tracce dei versi, della storia e dell’incontro. A Senerchia la nostra performance collettiva. I sorrisi, le strette di mano, il tempo che lascia tempo a un nuovo incontro. Proseguo lungo la fondovalle fino alle sorgenti del Sele e ai luoghi di San Gerardo. Natura incontaminata, acqua e fede, volti e luoghi della vicinanza, dove i versi talvolta si spezzano di fronte alle crepe nascoste del terremoto dell’80.
E’ la prima volta che mi spingo così dentro il cuore dell’Irpina. Qui non sempre il tempo della ricostruzione restituisce compostezza e armonia a ciò che è stato, ma qui riconosco il padre e il figlio, la lotta e il sacrificio, l’umiltà e la fierezza antica. Il bene collettivo. Perchè l’occhio vede sempre ciò che sa e ciò che può vedere.

(Dicembre 2009)

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