Lorenza Colicigno su “Tre fili d’attesa”

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Le undici pagine di Tre fili d’attesa sono scrigni di immagini fisse nelle memorie di un’infanzia e di un’adolescenza non individuali, ma collettive, i protagonisti e le protagoniste di queste avventure minime sono attori di eventi cosmici, la coperta rossa che fa da scena alla morte di Giacomino e al seccarsi del livato non è forse la metafora della nostra società, che, arcaica e primitiva da un alto, ipertecnologica e ipercolta dall’altro, è pur inchiodata all’inevitabilità della fine, la fine, oggi tanto più precoce, della nostra madre Terra, di cui neppure sappiamo assumerci la responsabilità.

Le immagini dolenti, a volte, crude, altre volte, sempre appassionate, sempre coscienti del dolore, della rassegnazione, della solitudine dei vecchi con la schiena stanca / appoggiata al muro delle case, che si raccontano storie condivise/di veglie e sogni mai saziati, incontrano la consapevolezza che tempi diversi non potranno mai incrociarsi: Padre e figlio s’incontrano a cena / intorno al tavolino / uno mastica lento, l’altro va di fretta / per non inciampare in quel tempo dilatato / e fermo negli occhi di suo padre /che straripa sul cuscino / disegnando rivoli di storie / e ombre inquiete sul suo viso.
(…)

Lorenza Colicigno

L’articolo continua sul Quotidiano “Talenti lucani. Passaggi a sud” qui

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Incontro sulla scrittura delle donne a Potenza

foto 8 marzo potenza

da sinistra- Maria Pina Ciancio, Cinzia Marroccoli, Carmen Pafundi, Lorenza Colicigno

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Circolo Kikipedia, Potenza

Insieme alle amiche Lorenza Colicigno, Cinzia Marroccoli e Carmen Pafundi per parlare della scrittura femminile e delle sue paculiarità. Presso l’accogliente e calorato Circolo Kikipedia di Potenza, 8 marzo 2015.
Donne scrivono Donne, tra coscienza del mondo e consapevolezza di Sè.

(foto di Marina Minet)

Tra poeti e «poete» l’ultima silloge di Maria Pina Ciancio

da La Gazzetta del Mezzogiorno
Cultura e Spettacoli, domenica 6 luglio 2008

scarica il PDF
la-gazzetta-del-mezzogiorno-06-06-08

Che la poesia debba cercarsi e darsi un’autorità che ne giustifichi il viaggio nel mondo è esigenza abbastanza diffusa nei poeti, in particolare nelle «poete», è spesso il tema stesso della poesia, questo interrogarsi sul suo senso e sul suo diritto ad essere.
Il racconto, se vogliamo, ha la sua autorità intrinseca nella possibilità che il lettore vi ritrovi facilmente le chiavi del suo riconoscimento.
Ma la poesia? Appunto. Chi mai potrebbe offrirle questa certezza? Lo scrittore, la scrittrice di poesia sa quanto esile sarà la sua voce nel mondo, quasi un respiro nella babele di voci e rumori del nostro tempo.
È qui, proprio nel porsi la domanda e nel darsi la risposta nella presentazione della silloge «La ragazza con la valigia» (LietoColle, 2008), che Maria Pina Ciancio scopre il senso e l’autorità della sua poesia: il radicamento nella sua storia personale «Vissuta. Esplorata. Ascoltata. Evocata. Immaginata. Rivelata.». È questo il nesso tra l’autrice e i suoi «angeli» ignorati.
La silloge, preziosa nella sua confezione da «libricino da collezione», tipica delle edizioni LietoColle, si propone già per questo come un «angelo», che non aspira ad altro che a trovare qualche buon lettore, qualche buona lettrice per mettere in comune «l’esperienza del disincanto e del dolore», dai quali si approda «alla pienezza consapevole e necessaria della vita (che è quasi una verità «rivelata»)», per scardinare ab origine la logica della corsa alle classifiche dei libri più venduti, e magari meno letti. I «profili che vivono una vita nascosta ai margini, dietro porte chiuse che l’incomprensione e l’isolamento, ma anche la disperazione, hanno trasformato in maschere mute», ripropongono una lettura dell’universo femminile che avremmo sperato di non incontrare più nei panorami urbani e poetici del nostro secolo, ma che proprio dalla loro perifericità traggono le ragioni del loro significato simbolico. Confortata nel viaggio in un’umanità dolente e disillusa dalla comunione con grandi scrittori, R. M. Rilke, Ezra Pound, Amelia Rosselli e Antonia Pozzi, l’autrice lancia davvero dure pietre nella quiete (?) delle nostre conquiste di donne.
Se in «Stese panni biancoazzurri», interrogandosi sul «perché in quella casa/dai tetti rossi/il tempo del presente era sempre altrove», denuncia l’impossibilità di sfuggire al destino dell’assenza, ancor più tragica è l’esperienza di Teresa, che «salta vittoriosa/tra le fiamme/e non sa che ha il piede destro/bloccato/in una trappola per topi.» Fabrizia, Maurizia, Carla, Matilde, Adalgisa e le altre sospese nell’attesa «che il treno arrivasse», sono tutte «ragazze con la valigia»: «Parte e riparte ogni notte/la valigia rossoazzurra/rigonfia di stracci/e lo sguardo di terra/annodato alla luna.».
Maria Pina Ciancio nulla concede alla retorica del dolore, nulla alla retorica della debolezza, questi percorsi di vita, infatti, hanno soltanto nella loro disperata realtà il lasciapassare verso la poesia.

Lorenza Colicigno

Segnalazione articoli

Vi segnalo due articoli che sono usciti in questi giorni su Il gatto e la falena. Uno è di Teresa Armenti e lo troverete su Lucanianet.it all’indirizzo
http://www.lucanianet.it/?p=1343
l’altro è di Maria Luigia Iannotti e lo troverete su LucaniArt Sguardi all’indirizzo
http://lucaniartarticoli.blogspot.com/2007/04/con-la-lettura-de-il-gatto-e-la-falena.html

Ultimo appuntamento in Pinacoteca Provinciale a Potenza

da LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Cultura e Spettacoli, mercoledì 11 aprile 2007

«Dal silenzio alla parola» Maria Pina Ciancio chiude «Mani di donne»

Si è conclusa ieri nella Pinacoteca Provinciale a Potenza la serie di incontri con autrici lucane, curati da Lorenza Colicigno, nell’ambito dell’iniziativa «Mani di donne», voluta dalla Provincia di Potenza. L’ultimo incontro con Maria Pina Ciancio, scrittrice di San Severino Lucano. Lorenza Colicigno ha ricondotto il tema della serata, «Dal silenzio alla parola», ad alcuni versi di Antonia Pozzi: «Oh le parole prigioniere/ che battono furiosamente/alle porte dell’anima». In questo discorso ben si inseriscono le poesie di Maria Pina Ciancio, tratte da «Il gatto e la falena» (Tipografia L’Aquilone, Potenza), premio Parola di Donna 2003, giunto solo oggi alle stampe.
Questo libro, impreziosito dai disegni di Cosimo Budetta, si apre ad ogni pagina con la certezza di iniziare un dialogo, le cui ragioni nascono dal silenzio, dagli abissi dei calanchi, dai meli o dai rovi, oltre l’orlo di un dirupo, per «svelenire la malinconia» e inabissarsi nel sogno, ma soprattutto per ricominciare a pronunciare parole, anche rischiando, per incomprensione, di imbattersi nuovamente nel silenzio. Tra le parole di Maria Pina Ciancio e i segni di Cosimo Budetta c’è dolore e amarezza, in un percorso fatto di parole asciutte e di molte pause, ma più nel fondo, nel profondo dell’anima, affiora l’amore per la propria terra e un senso di appartenenza antica e mai delusa, fatta di memorie sparute, tuttavia sufficienti a farsi promessa e speranza.
«”Il gatto e la falena” rappresenta nel mio percorso di scrittura uno spartiacque importante – ha detto Maria Pina Ciancio – tutto teso a rintreacciare un punto di accordo tra sè e il mondo, tra la realtà e la scrittura. È un testo dinamico in cui la parola esprime una carica forte e violenta di vissuto». La voce di Isabella Urbano e le note del violino di Emanuela Sabatiello hanno ben interpretato la poetica di Maria Pina Ciancio, comunicando ai presenti la forza emozionale delle parole che nascono dal silenzio.

Lorenza Colicigno

Presentazione dell’Antologia “La memoria e l’identità”

LA MEMORIA E L’IDENTITA
Antologia di poeti e scrittori lucani

la memoria e lidentità

Introduzione
Vito De Filippo (Presidente del Consiglio Regionale di Basilicata)

Interventi
Mario Santoro e Maria Verrastro

Lettura delle poesie
Dino Becagli, Nicole Millo, Giovanna Valente, Isabella Urbano

Musiche
Bartolomeo Tetesca

Coordina
Donato pace

Sala Inguscio – 8 luglio 2004 – ore 18,30
Consiglio Regionale di Basilicata (PZ)

Autori presenti nell’Antologia (a cura di Mario Santoro)
I) Isabella Morra, Aurora Sanseverino, Nicola Sole, Laura Battista, Leonardo Sinisgalli, Vito Bochicchio,  Elio Morlino, Nicola Scarano, Rocco Scotellaro, Giulana Brescia.
II) Giulio Stolfi, Antonio Cervino, Vito Fiorllini, Mario Martone, Maria Brenna, Gerardo Messina, Rosaria Ertico Tricomi, Davie Gimpietro, Osavaldo Tagliavini, Giovanni Rubino.
III) Michele Martinelli, Rosanna Manini, Giuseppe De Vita, Cristina di Lagopesole, Antonio Pallottino, Mario Santoro, Lorenza Colicigno, Assunta Finiguerra, Felice di Giacomo, Domenico A. Barone, Antonio Romano, Annamaria Basso,  Antonio Avenoso, Vincenzo Mori, Angela Dibuono, Betarice Nolè, Emilio D’Andrea, Loredana Pietrafesa, Anna G. Rivelli, Maria Pina Ciancio.

Reading poetico 20 marzo 2003

Giornata mondiale della poesia
I° Carovana nazionale di poesia e musica
Potenza, 20 marzo 2003

(foto di gruppo con amici)


da sinistra : Maria Pina Ciancio, Lorenza Colicigno, Rosa Maria Fusco


da sinistra: Maria Pina Ciancio, Gina Labriola, Lorenza Colicigno, Rosa Maria Fusco


da sinistra: Rosa Maria Fusco, Maria Pina Ciancio

-Manifestazione curata dell’amica Lorenza Colicigno-

Giornata Mondiale della Poesia 2003

Carovana 21–31 MARZO 2003
I° Carovana nazionale di poesia e musica

Col patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per L’UNESCO
Coordinamento nazionale Anna Santoro, Araba Felice (Napoli), Maria Jatosti (Roma), Adam Vaccaro, Milanocosa (Milano)

Napoli, Scampìa, Castellammare, Roma, Firenze, Ascoli Piceno, Potenza, Grosseto, Modena, Bologna, Sasso Marconi, Forlì, Brescia, Novi Ligure, Milano,

PER LA VITA, LA PACE, LA BELLEZZA, IL GIOCO, IL RISPETTO… PER TUTTO CIÒ CHE LA GUERRA IMPLICITAMENTE NEGA
La Carovana di poesia e musica vuole interpretare la giornata mondiale della poesia in modo dinamico e libero, scegliendo di anno in anno un tema, un percorso, sul quale il nostro sguardo e il nostro linguaggio abbiano la necessità di esprimersi. Quest’anno il progetto prevede varie tappe che collegano in una grande manifestazione nazionale artisti e intellettuali che, nella libera espressione di ognuno, si ritrovano uniti nel rifiuto della guerra e del terrorismo, e nella ricerca della pace, prioritaria a ogni logica di prevaricazione e di scontro. Le tante adesioni date alla Carovana da parte di Associazioni, Organizzazioni, Istituti di cultura, Istituzioni e singole personalità, danno impulso a una Rete di relazioni fondate sulla cultura del rispetto dell’altro da sé, della gioia dell’essere, del gioco, dello scambio tra le pluralità che sono nel mondo e in ciascuno di noi.
Potenza 27 Marzo 2003

READING DI POESIA
8.30 ~ 13.30
riservato agli alunni e alle alunne delle Scuole di ogni ordine e grado

16.30 ~ 18.30
riservato a tutti gli scrittori e le scrittrici che desiderano leggere i loro testi poetici

18.30 ~ 19.00
Franco Cosentino, Leonardo D’Aria, Oreste Lo Pomo, Nico Nappa, Giancarlo Tramutoli, Giuseppe Zafarone… ed altri ancora

19.00 ~ 20.30
Maria Pina Ciancio, Cristina di Lagopesole, Rosa Maria Fusco, Gina Labriola, Enzo Mori, Rachele Padula, Zaza, Giulio Stolfi, Donato Tamblè, Lina Unali … ed altri ancora.

Nell’occasione saranno premiati i vincitori del ~Premio Parola di Donna edizione 2002~

Tutti sono invitati a partecipare

Un mio articolo sulla manifestazione su Lucanianet all’indirizzo:
http://www.lucanianet.it/modules/news/article.php?storyid=1259