Ovunque nasca chiede rispetto, ovunque scorra racconta storie, ovunque si posi custodisce un segreto: la gioia della vita, il conforto del viandante, il dolore delle lacrime.
agosto 2020
Ovunque nasca chiede rispetto, ovunque scorra racconta storie, ovunque si posi custodisce un segreto: la gioia della vita, il conforto del viandante, il dolore delle lacrime.
agosto 2020
Oggi pensavo a quanto ci diventano preziosi coloro a cui affidiamo sottovoce il racconto della nostra vita.
luglio 2019
Uno studente non sa quanta gioia o quanto dispiacere può dare a un insegnante. E’ la terza ora e ho i loro volti tutti di fronte, mentre svolgono una prova di inizio quadrimestre. Tra i loro nomi, ci sono quelli del presente e quelli del passato. Alcuni scrivono, altri chiedono, altri confabulano tra loro, altri ancora se ne stanno col naso all’insù o con lo sguardo oltre la finestra, anche quando piove. Un insegnante vede tutto, osserva tutto. La cattedra non ha più potere (non è più niente oggi) ma è un osservatorio privilegiato. E un insegnante sa che ci sono quelli che a quattordici anni sono già centrati su se stessi e quelli si lasciano fluttuare scomposti dall’accadere delle cose. Apatici a tutto. Disorientati e confusi. Eppure sono questi che vorresti tirar fuori dal loro mondo trasognato, magico o tormentato, trascinarli dentro le cose, con la stessa passione che ci mettono in una partita di calcio o quando si truccano per uscire con le amiche. Dal fondo dell’aula Marcello alza la mano e risponde a quattro domande in fila. Dicono che sia un po’ bullo e che snervi gli insegnanti. A scuola ci sono infinite categorie di studenti. Ma a questo giro Marcello risponde e basta. Partecipa. E questo per adesso mi piace, mi dà gioia.
Sett. 2014