su IL GIORNALE DI LAGONEGRO
una lettura di G. Gianfelici
giugno 2009 – p.31
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Questo delizioso, accurato e amorevole nuovo libro di Maria Pina Ciancio: “La ragazza con la valigia”, si apre con alcuni versi tratti dalla “Quinta elegia” di R. M. Rilke.
“Ma dimmi, chi sono, questi girovagli…più fuggitivi di noi… piombano sul tappeto consunto… posato lì…”
Ho pensato, leggendo i versi di Mapi, all’umanità dolente e vera cantata da F. De Andrè, ai personaggi di E. L. Masters in Spoon River, alle favole vere o inventate raccontate da nonna in nonna.
I delicati versi si possono leggere insieme o separatamente, la narrazione è fatta di piccole storie singole anche se accomunate per contesti sociali, per “definizione culturale”.
Ma Adalgisa, Nina, Marta… possono essere scambiabili con i loro nomi e creare più di una possibilità, molte di più rispetto al loro personale vissuto.
Ogni sezione ha il suo incipit poetico (Rilke, Rosselli, Banti) a sottolineare o introdurre ciò che leggeremo, numerose note dipanano la lettura circa i termini dialettali (bellissimi) e ricorrenze che possiamo non riconoscere o ricordare.
Sono molti i versi meritevoli e di grande impatto emozionale, versi che ci restano attorno, insieme alla grande compassione che trapela in questo tratteggio di vicende e vite umane. Le poesie narrano storie intessute di ricordi, quando si ama nulla si dimentica: “Dov’è…?” pag. 37, non si dimenticano neppure racconti di conflitti di guerra (pag. 49) e poi tutto torna tondo, e si apre e si chiude con “La ragazza con la valigia” ( pagg. 13 e 49).
Tutto è finemente impreziosito dai disegni di copertina e nell’ultima pagina del libro di Roberto Matarazzo, a cui vanno i miei complimenti e apprezzamenti sinceri.
Un sincero abbraccio di stima e di affetto.
Gabriella Gianfelici, Roma 7 dicembre 2008
Riferimenti sul web PoetiLandia